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Gruppo S&D

POLITICA SULL' ECONOMIA CIRCOLARE

L'UE ha bisogno di una politica ambiziosa sull'economia circolare per conseguire gli obiettivi fissati nel Settimo programma di azione per l'ambiente. Le abitudini economiche e di consumo nell'UE, attualmente, si basano su un modello insostenibile dal punto di vista ambientale. L'UE dipende dalle importazioni di materie prime strategicamente importanti, come il petrolio e le terre rare. 

L'UE è il maggiore mercato dell'economia mondiale: può dunque essere un normatore a livello internazionale. Il ben sviluppato mercato dei beni di consumo dell'Unione crea la sua stessa risorsa naturale più importante: l'elevato potenziale della "miniera urbana", rappresentato dalla raccolta differenziata dei rifiuti, che può essere sfruttato dall'efficiente industria del riciclaggio dell'UE.

L'UE è una delle regioni più prospere al mondo. Questo primato comporta sia un obbligo morale che un'opportunità economica: sviluppare prodotti e processi su misura per attuare un'economia circolare che può essere riprodotta e copiata in altre regioni del mondo. L'UE, inoltre, è anche un hub creativo di innovazione e ricerca, e l'economia circolare potrebbe generare occupazione sostenibile, industria e crescita. Possiamo sfruttare le risorse e il talento che promuoviamo attraverso Orizzonte 2020 e altri programmi per ottenere grandi vantaggi nella riprogettazione, nel riutilizzo e nel riciclaggio dei prodotti. Una politica relativa ai materiali sostenibili costituisce un necessario complemento di una politica europea in materia di rifiuti, energia e clima. Pertanto, è essenziale
limitare l'uso inefficiente delle risorse della biomassa incrementando la quota di rinnovabili nella nostra economia; rafforzare la riparazione, il riutilizzo e il riciclaggio per contribuire al risparmio energetico e alla riduzione di emissioni di CO2; reintrodurre materiali organici nella biosfera in condizioni di sicurezza e ripristinare e mantenere il nostro capitale naturale.

Al fine di limitare l'impatto ambientale negativo dell'utilizzo dei materiali e conservare le risorse naturali, è necessario concentrarci sull'intero ciclo di vita dei prodotti, che include l'estrazione sostenibile dei materiali, la progettazione ecologica dei prodotti, la produzione ecoefficiente, il consumo sostenibile e le pratiche di gestione dei rifiuti per chiudere il cerchio. Inoltre, sono necessarie misure relative alla politica sui prodotti per migliorare la durabilità e la riparabilità.

In generale, la gerarchia della gestione dei rifiuti (prevenzione > riutilizzo > riciclaggio dei materiali > recupero di energia > collocamento in discarica) dovrebbe essere integrata da una gerarchia della gestione delle risorse, indicando in che modo i materiali debbano essere integrati nella progettazione e nella produzione (prevenzione > riparazione > riutilizzo > materie prime riciclate/secondarie >materie prime primarie rinnovabili > materie prime primarie non rinnovabili). Ciò genererebbe una domanda di materie prime secondarie e di risorse rinnovabili (entro i limiti della loro rinnovabilità). Di conseguenza, le esportazioni di materie prime secondarie fuori dall'Europa potrebbero essere limitate, chiudendo il cerchio delle materie all'interno dell'Unione.
La promozione dello sviluppo di un'economia dei servizi condivisi, dove l'accesso collettivo ai beni e ai servizi condivisi diventa più importante della proprietà individuale, potrebbe favorire la riduzione dell'uso di risorse nell'economia dell'Unione europea.

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