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RIDUZIONE DEPUTATI DOPO BREXIT

Con il ritiro del Regno Unito dall’UE, Il Parlamento europeo vorrebbe ridurre il numero di deputati da 751 a 705 in vista delle elezioni del 2019. Il Parlamento propone di utilizzare i 73 seggi del Regno Unito liberati dalla Brexit in questo modo: ridurre il numero di deputati da 751 a 705 e ridistribuire 27 seggi ai paesi sottorappresentati. I 46 seggi che restano (73-27=46) dovrebbero essere messi in riserva. Tutti o una parte di essi potranno essere riassegnati a nuovi Paesi che aderiscono all'UE nel futuro. Nuova ripartizione dei seggi tra i 27 Stati membri - 27 dei seggi britannici dovrebbero essere ridistribuiti tra i 14 Paesi dell'Unione europea leggermente sottorappresentati, per eliminare le attuali disuguaglianze della loro rappresentanza in Aula. All’Italia, secondo la proposta sarebbero assegnati tre seggi (da 73 a 76). Tale assegnazione si applicherebbe solo qualora il Regno Unito lasciasse effettivamente l'UE. In caso contrario, le attuali disposizioni rimarrebbero in vigore.La proposta per una decisione del Consiglio europeo è stata approvata con 431 voti favorevoli, 182 contrari e 61 astensioni.

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L'IDEALE DI UN FUTURO MIGLIORE ISPIRA ANCORA L'UE

Il Primo ministro irlandese (Taoiseach) Leo Varadkar ha dato il via mercoledì a una serie di dibattiti sul futuro dell'Europa tra i leader europei e i deputati. Nel dare il benvenuto al Taoiseach, il Presidente del Parlamento, Antonio Tajani, ha dichiarato: "Sin dal giorno in cui sono stato eletto, esattamente un anno fa, ho insistito sull'importanza di avvicinare l'Europa ai suoi cittadini, che stanno cercando soluzioni per creare posti di lavoro, gestire i flussi migratori e rafforzare la nostra sicurezza e difesa. Un dibattito aperto tra parlamentari europei e leader dell'Unione europea spiana la strada a un dialogo e a una comprensione cruciali che andranno a vantaggio dei nostri cittadini in tutto il continente. Mette il Parlamento europeo - l'unica istituzione dell' UE eletta direttamente - al centro del dibattito sul futuro dell' Europa". Varadkar ha dichiarato: "L' ideale europeo è sempre stato ispirato da uno spirito di ottimismo e di fiducia per un futuro migliore. Questo ideale è stato provato, ma non rotto. Sulla base dei risultati del passato, abbiamo una rinnovata propensione ad affrontare le sfide del futuro".

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BREXIT: I DEPUTATI PREOCCUPATI PER LE PRIORITA' DEL GOVERNO BRITANNICO

I deputati hanno riconosciuto i progressi compiuti nei negoziati sulla Brexit, avvertono che la parte più difficile dei negoziati inizia ora. In un dibattito con il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e il Presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, sulle conclusioni del Vertice UE del 14-15 dicembre, i deputati hanno avvisato il governo britannico a non dare per scontato un accordo di transizione sulla Brexit e hanno sottolineato la necessità di formalizzare l'accordo di ritiro il più rapidamente possibile. Hanno inoltre invitato il governo britannico a definire chiaramente la sua visione per le future relazioni con l'UE, evitando di celebrare appratenti novità come la possibilità di scegliere il colore dei passaporti, possibilità che è sempre esistita.

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BREXIT: SECONDA FASE DEI NEGOZIATI

Il Parlamento ha accolto con favore la relazione congiunta sulla Brexit e ha raccomandato di passare alla seconda fase dei colloqui. In una risoluzione votata mercoledì, il Parlamento ha accolto con favore la relazione congiunta sui progressi della Brexit, presentata dai negoziatori dell'UE e del Regno Unito l’8 dicembre. La risoluzione è stata approvata con 556 voti favorevoli, 62 contrari e 68 astensioni. Nel testo, I deputati raccomandano ai capi di Stato e di governo dell'UE-27 di decidere, il prossimo 15 dicembre, il passaggio alla seconda fase dei negoziati.

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