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Digitale: Europa protagonista della quarta rivoluzione industriale?

Oggi la parola digitale è quasi abusata. Più o meno tutti ne parlano, ma chi entra davvero nel merito? Sono pochi coloro che lo fanno, troppi invece quelli che usano questa parola come uno slogan, fermandosi al livello superficiale e svuotandola dei suoi molteplici significati.

Oggi vorrei dedicarmi ad approfondire due contenuti che hanno fatto segnare all'Europa importanti traguardi. Il primo è il cloud europeo. Una sorta di cassetto nell'etere, nel quale custodire i nostri dati, dove è garantita la totale privacy ad ognuno di noi. Con la realizzazione di una maxi rete, di nome "Gaia X" (che dovrebbe essere operativa a partire dall'inizio del 2021), l'UE non solo fa passi da gigante in termini di autonomia e servizi, ma va verso la conquista di una sua sovranità digitale, oggi purtroppo compromessa dai colossi americani Google e Apple.

Il secondo contenuto riguarda l'intelligenza artificiale e le sue applicazioni. La notizia è la realizzazione di un progetto italo-europeo, ovvero il supercalcolatore "Leonardo", parte del consorzio europeo per il calcolo ad alte prestazioni, più noto come European High Performance Computing Joint Undertaking. Pensate che, una volta operativo, sarà a disposizione dei ricercatori europei, classificandosi come tra i primi cinque computer più potenti e veloci al mondo.

Rileggere la realtà e modificarla attraverso il calcolo? L'Europa ha gettato le basi perché diventi presto realtà e si prepara ad essere la protagonista della quarta rivoluzione industriale.
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Ue, al via il tracciamento comune anti-covid

L'Europa ha messo a segno un importante passo avanti nel contrasto alla pandemia e per la tutela della salute dei cittadini. Da ieri, infatti, è attivo un sistema europeo di tracciamento degli infetti che coinvolge Italia, Irlanda e Germania.

Sappiamo che, assieme ai comportamenti individuali, tracciamento e screening sono le principali armi per combattere la catena delle infezioni, e per questo è fondamentale incoraggiare l'utilizzo di Immuni e aumentare la capacità di eseguire test e tamponi. Una capacità che, purtroppo, nella regione d'Italia più colpita - la Lombardia - non stiamo registrando. È notizia di ieri, infatti, che l'Agenzia deputata alla tutela della salute, l'ATS di Milano, ha dichiarato per bocca del suo direttore di non avere il controllo sui contagi. In queste ore e giorni di grande apprensione arriva, quindi, un segnale positivo di speranza dall'Europa che lavora per consentire l'interoperatività delle applicazioni online.

È necessario fare il possibile affinché ogni cittadino sia avvisato dei rischi ovunque e in maniera repentina.
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Protezione civile UE: interventi più efficaci e rapidi

I deputati hanno approvato in via definitiva la riforma del Meccanismo di protezione civile UE, messo a dura prova nel 2017 e 2018 da incendi boschivi, tempeste e inondazioni. L’obiettivo della nuova legislazione, già concordata informalmente con il Consiglio lo scorso dicembre, è quello di aiutare gli Stati membri a rispondere più rapidamente e con maggiore efficacia alle catastrofi naturali e a quelle provocate dall’uomo, grazie a una condivisione più efficiente dei mezzi della protezione civile.

RescEU - La legge istituisce inoltre, su richiesta del Parlamento, il fondo di risorse “RescEU” che metterà a disposizione mezzi aerei per combattere gli incendi boschivi, unità di pompaggio ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza da utilizzare in ogni tipo di emergenza. A seguito di una decisione della Commissione europea, RescEU interverrà qualora gli Stati membri non dispongano di risorse sufficienti per rispondere a una catastrofe.

I deputati sono inoltre riusciti a introdurre misure per rafforzare la rete di conoscenze in materia di protezione civile dell’Unione e facilitare gli scambi tra giovani professionisti e volontari della protezione civile.

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Il Parlamento intitola lo studio radiofonico ai giornalisti assassinati

Il Parlamento ha nominato lunedì uno studio radiofonico in onore di Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski, i due giornalisti assassinati durante l'attentato di dicembre a Strasburgo. Due mesi dopo l'attentato, lo studio radiofonico 1 del Parlamento europeo a Strasburgo è stato intitolato ai giornalisti radiofonici Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski, assassinati durante l'attentato terroristico dell'11 dicembre 2018 a Strasburgo.

La targa commemorativa è stata svelata dal Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, alla presenza di membri delle famiglie dei due giornalisti.

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