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Eurodeputati news

LA NEWSLETTER DEGLI EURODEPUTATI PD - GENNAIO 2017

L'Italia non accetta e non accetterà mai un'Europa inflessibile sui conti pubblici e muta davanti alle violazioni dello stato di diritto, dei diritti fondamentali, degli egoismi sulla questione migratoria o sugli aquilibri macroeconomici degli altri, come il surplus commericle della Germania. Noi eurodeputati Pd lo diaciamo da inizio legislatura e ora lo hanno detto anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.

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LA NEWSLETTER DEGLI EURODEPUTATI PD - DICEMBRE 2016

Roma, Milano, Napoli, Firenze...in questi giorni le principali città italiane sono paralizzate dei blocchi del traffico e avvelenate dallo smog. Ogni giorno, oltre a perdere la salute, perdiamo milioni di euro in spese sanitarie in limiti alle attività commerciali e produttive. Eppure il settore dei trasponi e quello dell'energia non solo potrebbero costare molto di meno alla società, ma potrebbero essere una grande opportunità industriale ed economica. E' necessario quindi che il Paese punti a non lasciarsi sfuggire questa opportunità.

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LA NEWSLETTER DEGLI EURODEPUTATI PD - NOVEMBRE 2016

L'involuzione democratica della Turchia si cura con la democrazia anche in Europa. Per questo la risoluzione che abbiamo votato giovedì a Strasburgo non è importante solo dal punto di vista del merito della questione, sospendere o meno i negoziati di adesione alla Ue, ma è fondamentale soprattutto dal punto di vista del metodo: la politica estera non può essere ostaggio della realpolitik dei governi ma deve essere discussa e votata dai rappresentanti eletti dai cittadini. E' una lezione che non dobbiamo dimenticare.

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LA NEWSLETTER DEGLI EURODEPUTATI PD - OTTOBRE 2016

Non è stata la Vallonia a bloccare l'accordo di libero scambio tra Unione europea e Canada, ma i ritardi culturali e le ipoicrisie di buona parte delle èlite politiche europee, anche e soprattutto di sinistra, che non hanno ancora compreso e accettato l'inevitabilità e la necessità di affrontare le sfide della globalizzazione e dell'economia di mercato, anche e soprattutto con i nostri valori di sinistra. Sono ritardi che l'Europa e l'Italia in particolare, rischia di pagare a caro prezzo. Il nostro è il secondo Paese manifatturiero dell'UE.

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