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Schede informative

Riprendiamo la rubrica di schede informative sulle attività dell'Unione europea, che sono state molto apprezzate, con riferimenti giuridici ma anche con riferimenti legati al dibattito politico e culturale, relative a temi di grande rilevanza sociale su cui l’Europa sta adottando scelte e scrivendo norme che delineeranno un orizzonte di scelte di standard che l‘ Europa auspica possano diventare di riferimento globale. Se volete ulteriori approfondimenti scrivetemi a: 

EUROPA SOCIALE

DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIO E DELLA COMMISSIONE SULLA TABELLA DI MARCIA PER UN’EUROPA SOCIALE: DUE ANNI DOPO PORTO

Le tappe del percorso per un’EUROPA SOCIALE hanno visto, comunque negli ultimi anni, due passaggi importanti:

  • il Social SUMMIT del 2021, durante il quale è stato lanciato (e adottato) un PIANO di AZIONE per realizzare finalmente e concretamente il Pilastro europeo dei diritti sociali;
  • il Social Forum Europeo a PORTO.

Dopo l’approvazione del PILASTRO Europeo dei diritti umani, ci si aspettava una rapida implementazione di progetti, programmi, norme, quadri, strategie e soprattutto regole che il Pilastro, nel lungo elenco degli impegni, prevedeva e indicava.

europa sociale

Ma tutta la politica sociale europea ha trovato ostacoli, contrasti, indifferenza e quindi è proceduta lentamente.

Questo Social Forum Europeo è una specie di follow up, di verifica, due anni dopo Porto della situazione.

Il Parlamento si è preparato all'appuntamento con una sua valutazione e proposta, attraverso una risoluzione.

Questa la posizione, chiara del Parlamento, cui ha concorso molto attivamente il gruppo S&D con tante idee e con mio slancio, perché il Parlamento europeo vuole di più e più rapidamente sul Pilastro sociale.

Il Parlamento parte da una valutazione critica nello sviluppo delle politiche rispetto agli obiettivi mostrati dal Pilastro per il 2030 che prevedevano:

  • un tasso di occupazione al 78%;
  • un target di 60% di adulti partecipanti a corsi di formazione e aggiornamento professionale;
  • riduzione di 15 milioni di persone (di cui 5 milioni di bambini) per quanto riguarda il rischio di esclusione sociale e povertà.

La richiesta del Parlamento alla Commissione è di approvare appositi atti legislativi per attuare, obbligatoriamente, i principi del Pilastro Sociale e in particolare:

  • il principio 11 che riguarda l'assistenza e i servizi per l'infanzia;
  • il 12 (sulla protezione ed equità sociale);
  • il 19 sugli alloggi (perché la casa è un bene primario ma la casa continua ad essere un bene irraggiungibile per molti cittadini europei e molte famiglie);
  • 20 su servizi sociali e sanitari essenziali.

In Europa, per un'equità dei cittadini, bisogna tendere a definire un livello di servizi essenziali per tutti i cittadini in qualunque stato e città siano nati.

Altre proposte legislative richieste alle commissioni sono relative a:

  • schemi di reddito minimo (soprattutto dopo la approvazione della apposita direttiva);
  • la continuazione di SURE che ha avuto successo sia come raccolta sulle risorse del mercato dei capitali sia per i progetti avviati;
  • I tirocini di qualità per evitare sfruttamento con tirocini non retribuiti e per evitare periodi di attività che non producono competenza e formazione professionale e umana.

Sui tirocini di qualità il Parlamento ha approvato anche due apposite risoluzioni.

La concezione del gruppo S&D, che è stata fatta propria dal Parlamento, è che i diritti sociali richiedono protezione, tutela e salvaguardia così come gli standard economici e i target ambientali.

Per questo occorrono visioni olistiche e complete che compongano i vari aspetti (economici, ambientali, SOCIALI).

Per questo il Parlamento chiede appositi PIANI di CONVERGENZA SOCIALE.

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