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Schede informative

Riprendiamo la rubrica di schede informative sulle attività dell'Unione europea, che sono state molto apprezzate, con riferimenti giuridici ma anche con riferimenti legati al dibattito politico e culturale, relative a temi di grande rilevanza sociale su cui l’Europa sta adottando scelte e scrivendo norme che delineeranno un orizzonte di scelte di standard che l‘ Europa auspica possano diventare di riferimento globale. Se volete ulteriori approfondimenti scrivetemi a: 

Il Parlamentari Europei sostengono le PMI

Il 13 luglio scorso il Parlamento Europeo ha approvato la Risoluzione sullo stato dell’Unione delle Piccole e Medie Imprese. Cioè una serie di raccomandazioni che i Parlamentari Europei pongono all’attenzione della Commissione Europea e del Consiglio dell’Unione europea.

I presupposti

La Commissione Europea è al lavoro sul fronte della politica industriale e di una azione che coinvolga le PMI già dal 2020. Si parla di “nuova strategia industriale” e di “strategia per le PMI” per affrontare la digitalizzazione e la sostenibilità.

Inoltre, nel 2020 vi è stata già un’altra risoluzione che riguarda la PMI ed in particolare una nuova strategia per le PMI europee.

Mentre nel Discorso sullo stato dell’Unione del 2022, la Presiedente Ursula von del Leyen ha annunciato un pacchetto di aiuti per queste imprese.

pmi

Ed in ultimo, il 27 giugno 2023 è stata pubblicata dalla Commissione la “Relazione annuale sulle PMI europee 2022/2023 – Valutazione delle prestazioni delle PMI 2022/2023”.

Perciò lo sforzo per migliorare l’ambiente di attività delle Piccole e Medie Imprese, scheletro dell’economia italiana ed europea, è grande e va avanti da anni. E la posizione del Parlamento Europeo, quindi dei rappresentanti degli interessi dei cittadini che riconoscono il ruolo cruciale delle PMI, è sempre ben presente per guidare le linee di indirizzo e le decisioni della Commissione affinché gli interessi siano sempre verso la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la coesione sociale.

Alcune considerazioni iniziali sulle PMI in Europa

La risoluzione è stata portata avanti dai Parlamentari considerando lo stato odierno delle Piccole e Medie Imprese europee.

I deputati sottolineano come le PMI costituiscano la spina dorsale dell’economia europea, sono bel il 99% di tutte le imprese dell’UE. Un dato impressionante.

Inoltre, le PMI danno lavoro a 100 milioni di persone, quasi come il doppio dell’intera popolazione del nostro Paese (considerando anche anziani e bambini, che ovviamente non possono lavorare).

Un altro dato importantissimo: le Piccole, Medie e Micro Imprese rappresentano oltre la metà del Prodotto Interno Lordo (PIL) europeo.

Le nostre PMI hanno alcuni problemi. I maggiori, analizzati dalla BCE e dal report della Commissione, sono si seguenti:

  • le spese di produzione sono aumentate a causa degli alti prezzi dell’energia;
  • vi è un elevato onere normativo a loro carico, che deve essere assolutamente significativamente ridotto;
  • solo il 17% delle PMI riesce ad essere al passo con la digitalizzazione;
  • le prospettive economiche non sono positive: l’accesso delle imprese ai prestiti bancari è sempre più difficoltoso.

Le proposte del Parlamento Europeo

Di seguito alcune delle proposte più importanti e degne di particolare nota portate avanti e ufficializzate con questo documento da parte dei Deputati.

  1. Invita la Commissione a ridurre il divario tra i grandi gruppi internazionali e le piccole e medie imprese. Infatti, l’aliquota di imposta effettiva per le imprese multinazionali è solitamente molto inferiore rispetto a quella applicata alle PMI.
  1. Sostenere le PMI che si trovano in difficoltà economiche dovute alle sfavorevoli congiunture che stiamo affrontando in questo periodo. Prima le crisi economiche delle prime due decadi degli anni duemila, poi la pandemia, ora la guerra hanno messo a dura prova soprattutto le piccole imprese degli Stati Membri. Oggi la carenza di materie prime strategiche e l’aumento dei prezzi dell’energia creano problemi per la produzione.

L’Unione Europea deve sostenere le pietre angolari della propria economia.

  1. Invita a sostenere le PMI nella transizione ambientale e digitale. La Commissione deve provvedere ad un sostegno nella decarbonizzazione delle attività di questo grande numero di imprese per arrivare all’azzeramento delle emissioni nette. Inoltre, devono essere sostenute (anche attraverso i fondi del Green Deal) la Ricerca e lo Sviluppo (R&D, Research and Development) affinché vengano studiate ed implementate nuove tecnologie pulite.

Per quanto riguarda la digitalizzazione, essendo i dati (i cosiddetti big data) molto importanti per lo sviluppo di una impresa è importante garantire un accesso non discriminatorio ai dati portando avanti una politica di parità nel settore digitale. Inoltre, si ricorda quanto sia importante l’Intelligenza Artificiale (AI, Artificial Intelligence) nei processi produttivi. Si vuole mirare a stimolare e sonostenere l’adozione di una AI sicura (anche grazie all’AI Act recentemente approvato dal Parlamento Europeo e portato avanti dal Relatore di S&D).

Ed in questa ottica si invita la Commissione a dare un grande contributo per lo sviluppo degli strumenti digitali nelle aziende (come la fatturazione elettronica) affinché aumentino trasparenza, sicurezza e efficienza.

  1. Visto il grande onere normativo a carico delle imprese, si chiede di non aumentare il numero di leggi, quindi di stabilizzare la situazione attuale. E, al contempo, di valutare una riduzione di almeno il 30% del suddetto onere al fine di una semplificazione che faccia diminuire i costi di compliance e promuovere la competitività.

A tal proposito anche gli obblighi di comunicazione per le imprese e le amministrazioni, che sono una piccola parte dell’onore normativo in senso lato, sono molto ingenti. Si chiede di ridurre questi obblighi del 25%.

In generale, gli Eurodeputati invitano la Commissione a porsi in ascolto delle esigenze delle PMI, quindi di alcuni rappresentanti del settore, affinché possano essere messe in atto misure che vadano realmente a favore del comparto. Ed inoltre di introdurre periodi transitori per le PMI nelle proposte legislative per facilitare e fornire tempo alle imprese per l’adeguamento alle future nuove normative.

  1. Considerando la necessità di assicurare manodopera qualificata alle industrie ed in occasione dell’Anno Europeo delle Competenze 2023, nasce una viva esortazione a sia verso l’UE che verso gli Stati Membri a valutare e realizzare politiche che sviluppino le competenze degli addetti e migliorino l’accesso a manodopera qualificata.
  1. In ultimo, non per importanza, si sottolinea la grande importanza dei giovani e delle donne nelle imprese.

In primo luogo, si chiede che vi sia uno sforzo atto a promuovere lo spirito imprenditoriale nelle nuove generazioni, affinché i giovani prendano in mano e portino avanti i family business già avviati o facciano nascere nuovi progetti.

In secondo luogo, si deve combattere il divario di genere nell’imprenditoria.

Le donne imprenditrici o manager sono ancora troppo poche.

Si deve lavorare per individuare con precisione gli ostacoli e gli impedimenti per le donne e allo stesso tempo aiutare le microimprese e le PMI guidate da donne ad accedere ai finanziamenti.

Conclusioni

La Commissione si sta già muovendo in ottica di semplificazione ed infatti i Parlamentari Europei sono molto soddisfatti per la proposta che verrà presentata il 12 settembre di quest’anno relativa ad un corpus unico di norme fiscali per le imprese in Europa, il cosiddetto “BEFIT” o anche “Imprese in Europa: quadro per l’imposizione dei redditi”.

Certamente il lavoro da fare per preservare lo scheletro dell’economia europea, il 99% delle imprese dell’UE, è grande e richiederà tempo ma siamo certi che lo sforzo della Commissione per migliorare l’ambiente di attività delle PMI e la vita degli imprenditori europei sarà grande e ben indirizzato.

Il Parlamento su questo punto ha fornito, con questa Risoluzione, un quadro completo e dei preziosi consigli che si auspica vengano bene accolti, ascoltati e messi in pratica dai legislatori.

Ciascun Parlamentare continuerà anche nei prossimi anni a difendere gli interessi di tutti i cittadini ed anche e soprattutto di coloro che lavorano e producono per un’Europa sempre più solida e prosperosa.

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