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Schede informative

Riprendiamo la rubrica di schede informative sulle attività dell'Unione europea, che sono state molto apprezzate, con riferimenti giuridici ma anche con riferimenti legati al dibattito politico e culturale, relative a temi di grande rilevanza sociale su cui l’Europa sta adottando scelte e scrivendo norme che delineeranno un orizzonte di scelte di standard che l‘ Europa auspica possano diventare di riferimento globale. Se volete ulteriori approfondimenti scrivetemi a: 

Misure in campo energetico: dalla proposta di Regolamento per il mercato del gas e del gas rinnovabile al repower

La strategia europea in materia di energia e le relative policies stanno subendo  sia una forte accelerazione che un “cambiamento” in corso d’opera assai significativo.

L’accelerazione è dovuta:

  • non solo alla necessità di raggiungere al più presto gli obiettivi della “Climate Law” e del Fit for 55
  • ma anche dal fatto che le produzioni, prima, sul mercato del gas con i relativi incrementi altissimi che lo scoppio della guerra in Ucraina, per effetto dell’invasione della Russia hanno imposto all’Europa di dotarsi di piani che consentano la riduzione dell’utilizzo del gas, ma anche l’obiettivo della sostituzione del gas russo con gas proveniente da altre zone.

Due diversificazioni sono dunque in atto:

  1. una diversificazione delle fonti di energia (sempre più ricorso alle fonti rinnovabili e più accentuata riduzione delle fonti fossili, già considerate necessarie per la transizione
  2. una diversificazione degli approvvigionamenti con la ricerca di aree fornitrici di gas meno critiche in termini politici

La continua proposta di nuovi atti legislativi e nuove comunicazioni e altri atti rispondono soprattutto all’altra linea in atto, quella del cambiamento strategico del quadro e dell’assetto del modello energetico europeo.

Il dilemma tra la condanna della Russia per la suo colpevole e gravissima invasione dell’Ucraina e il perdurare dell’approvvigionamento dalla Russia di paesi europei che continuano ad acquistare petrolio e gas è un dilemma che cresce di importanza e di significato e dunque l’ipotesi e la scelta di non dipendere più dalle fonti energetiche russe impone:

  • il progressivo inserimento delle fonti energetiche nelle sanzioni contro la Russia e dunque la graduale (i tempi certi sono la variabile) cessazione delle importazioni
  • un quadro di soluzioni alternative perché l’interruzione delle importazioni non comporti un danno troppo consistente alle industrie, ai trasporti e alle famiglie.

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GREEN DEAL: energia, emissioni e prodotti sostenibili

Tra le iniziative previste nella Strategia del Green Deal, rese ancor più urgenti e necessarie dalle difficoltà dell’approvvigionamento energetico, dall’esigenza di un aumento della efficienza energetica e della completa realizzazione dell’economia circolare, si colloca quella sui PRODOTTI SOSTENIBILI.

Si tratta, nello specifico, di un Regolamento, approvato dalla Commissione europea a marzo, e ora all’esame del Parlamento, in particolare alla Commissioni parlamentari ITRE, ENVI e IMCO.

L’impostazione è coerente a quella della attuale “DIRETTIVA sulla PROGETTAZIONE ECOCOMPATIBILE” che si è rivelata utile e appropriata sia per il mondo industriale e manifatturiero che per gli obiettivi ambientali, ed ha inoltre messo in moto e sviluppato le potenzialità dell’innovazione tecnologica per rispondere al meglio alle caratteristiche e ai requisiti della nuova progettazione.

Innanzitutto va precisato a quali prodotti si affiancherà questa regolamentazione.

Tutti i beni fisici che devono essere immessi sul mercato o messi nei servizi e anche per quelli intermedi saranno fissate regole specifiche. Prodotto per prodotto.

Al momento vengono esclusi i settori alimentari e i medicinali per i quali ci sono normative specifiche.

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Gas package

Direttiva “relativa a norme comuni per i mercati interni del gas rinnovabile e del gas naturale e dell'idrogeno”

Regolamento “sui mercati interni del gas rinnovabile e del gas naturale e dell'idrogeno"

Come è stato spiegato nella scheda relativa alle “Misure urgenti del Regolamento europeo per la sicurezza energetica”, l’Unione europea si è vista in qualche modo obbligata a definire misure urgentissime per poter far fronte al prossimo inverno con qualche sicurezza.

Per questo l’obbligo di riempimento degli stoccaggi in ogni Stato membro secondo una “traiettoria di riempimento” mese per mese per arrivare all’autunno con scorte sufficienti per l’inverno, per l’industria, le abitazioni, i trasporti e tutte le realtà che hanno bisogno di energia per funzionare.

In questo Regolamento urgente, come è stato già scritto, l’On. Toia ha fatto parte del “negotiating team” che ha concluso il trilogo dopo lunghissime riunioni la mattina del 20 maggio e che sarà approvato entro giugno dall’aula.

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Chips act package

IL CONTESTO

Dal Covid alla guerra russa in Ucraina, sono emerse, in modo eclatante e in forma aggravata rispetto al passato, la debolezza e la fragilità del sistema industriale europeo e del suo importante ambito manifatturiero.

Da un lato le “rotture” delle catene di approvvigionamento e le interruzioni di flussi logistici delle merci, delle materie e dei componenti hanno portato ad una scarsità, rispetto ai bisogni, e ad una insicurezza delle forniture sia di materie prime utili per la trasformazione che di componenti e parti essenziali per molti settori.

La non autosufficienza del sistema industriale europeo causa effetti assai gravi e pesanti imponendo rallentamenti della produzione, anche a fronte di una domanda stabile o, addirittura, a fronte di una crescita della domanda stessa nelle fasi di ripresa post Covid.

La scarsità e il conseguente aumento delle materie prime (cui si è aggiunto l’aumento del prezzo del gas e delle fonti energetiche, che tratteremo in apposita scheda, comportano molte rilevanti problematiche giuridiche, oltre che economiche, a causa della impossibilità di rispettare i contratti stipulati e, nello stesso tempo, nelle criticità del mercato rispetto.

Anche su questo tema faremo una apposita nota. Ci limitiamo qui ad osservare che si è aperta una notevole fase di contenzioso e di effetti giuridici complessi. Per alcuni casi, soprattutto per le commesse pubbliche i contratti di diritto pubblico a livello legislativo nazionale.

Qualche norma è stata varata e altre sono allo studio, ma nel campo privatistico, industriale e commerciale, la situazione presenta profili di gravità molto elevati. Tra i tanti elementi che oggi scarseggiano, un posto rilevante e significativo hanno i chips e i microprocessori.

Questi componenti sono essenziali e indispensabili per molte produzioni a loro volta fondamentali per la vita odierna e per tutti i prodotti digitali. Si tratta, peraltro, di settori industriali in cui l’Europa è oggi tra i leaders, come il settore automobilistico, i prodotti digitali e le tecnologie ambientali.

Soprattutto il comparto delle tecnologie ambientali è un elemento portante per la transizione che l’Europa ha scelto e vuole perseguire come strategia chiave. Per tutte queste ragioni da qualche tempo l’Europa si è data l’obiettivo dell’”autonomia strategica” per raggiungere una vera e propria “sovranità europea”.

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Misure urgenti del Regolamento europeo per la sicurezza energetica

NOTA DI INQUADRAMENTO SUL REGOLAMENTO EUROPEO

Come si arriva la Regolamento urgente?

La guerra in Ucraina e, ancor prima della guerra, l’aumento esorbitante dei costi del gas dovuto soprattutto alla crescita della domanda in Asia e nelle grandi regioni del mondo che stanno facendo la transizione dal carbone al gas, ha evidenziato una crisi assai grave legata alla sicurezza sull’approvvigionamento energetico per l’Europa tutta. La dipendenza da poche fonti di energia (prevalentemente gas e petrolio) e da poche aree di approvvigionamento (Russia, Nord Africa, Norvegia e soprattutto da paesi politicamente instabili) mette in luce una situazione fragile e precaria per la certezza delle forniture, oltre che per i costi. Per l’Europa e per l’Italia bastano poche tabelle e dati per descrivere la situazione in modo evidente.

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