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Schede informative

Riprendiamo la rubrica di schede informative sulle attività dell'Unione europea, che sono state molto apprezzate, con riferimenti giuridici ma anche con riferimenti legati al dibattito politico e culturale, relative a temi di grande rilevanza sociale su cui l’Europa sta adottando scelte e scrivendo norme che delineeranno un orizzonte di scelte di standard che l‘ Europa auspica possano diventare di riferimento globale. Se volete ulteriori approfondimenti scrivetemi a: 

Nota sul Pacchetto di riforme della legislazione farmaceutica

a cura di Patrizia Toia
Europarlamentare
Vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE)

Dopo ben 20 anni dalla normativa più completa definita a livello europeo, arriva la riforma organica sulla legislazione farmaceutica, anticipata lo scorso anno dalla pertinente strategia.

La Proposta della Commissione è un Pacchetto composto da più atti ed ha subito sollevato apprezzamenti ma anche critiche, preoccupazioni e controproposte da parte dell’industria, sia quella dei farmaci coperti da brevetto che quella dei generici e dei biosimilari.

Alla Proposta hanno reagito non solo il mondo industriale del settore ma anche tutto il sistema delle organizzazioni sanitarie, delle professioni e della ricerca. Essi hanno contribuito con opinioni e “position papers” affinché venissero messe sul tavolo di lavoro dei co-legislatori (Parlamento Europeo e Consiglio) tante materie da approfondire e da discutere.

farmaceutica

Prima di esaminare quali sono i contenuti concreti e gli obiettivi del Pacchetto, si riporta qualche dato sul settore.

  1. Il contesto di riferimento

Il settore è presente in quasi tutti i paesi, ma è “concentrato” principalmente in alcuni. Tra questi, l’Italia.

Le imprese del settore, complessivamente, impiegano una manodopera che arriva (nel 2020) a 840mila lavoratori.

Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono alti (e da far crescere ancora), arrivano ad un valore di 26,5 miliardi di euro. Mentre gli investimenti complessivi del settore arrivano a quasi 40 miliardi. Ciò significa che, in scala globale, dopo gli Stati Uniti si posizionano UE e Regno Unito.

Da considerare che il mercato europeo di farmaci è molto significativo anche sulla bilancia dei pagamenti con un grande avanzo generato anche dalle esportazioni di ben 136 miliardi.

Ma l’Europa, oltre che grande produttore ed esportatore, è anche al secondo posto tra i paesi occidentali per consumo di farmaci e relativa spesa farmaceutica (quasi l’1,5% del PIL dell’Unione).

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La riforma del mercato elettrico

Dopo tanti annunci, nell'ambito delle iniziative di politica energetica per la transizione dalle fonti fossili alle rinnovabili, finalmente la Commissione europea ha varato nel marzo 2023 una Riforma del Mercato Elettrico, “market design”, che vuole aggiornare il quadro legislativo e di funzionamento del mercato.

Ora il progetto è all'esame del Parlamento, affidato principalmente alla COMMISSIONE INDUSTRIA ed ENERGIA (ITRE) di cui l’on. Toia fa parte.

Questo nuovo assetto vuole rendere più rapido lo sviluppo e la diffusione delle energie rinnovabili anche per garantire una maggiore stabilità al costo dell'energia per le famiglie e le imprese che hanno affrontato la “volatilità” del mercato del gas e i prezzi cresciuti a dismisura negli ultimi due anni.

mercato elettrico

Accanto alla riforma del mercato c'è anche un provvedimento REMIT (Regolamento di cui l’on. Toia è shadow per il gruppo SD) che vuole prevenire e controllare le possibili manipolazioni del mercato (e quindi dei prezzi).

La crisi energetica (e le implicazioni della guerra decisa dalla Russia) ha imposto all’UE di “correre” nella sua già programmata riconversione ambientale ed energetica.

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Revisione del Bilancio Pluriennale

Il giorno 20 giugno 2023, la Commissione europea ha presentato e approvato la sua proposta di “Revisione a medio termine” del Quadro Finanziario Pluriennale (più noto come QFP).

Si tratta di un atto consuetudinario (la Mid-Term Review del MFF, Multiannual Financial Framwork) previsto dalle procedure di bilancio. In passato questo passaggio è stato, un atto, se non formale, certamente scarsamente incisivo, cioè con poche novità e pochi marginali cambiamenti.

È nota infatti la rigidità del Bilancio europeo, sia quello Annuale che quello Pluriennale di durata settennale (2021-2027 in corso).

bilancio ue

Ma gli attuali non sono tempi ordinari.

Eventi imprevisti, di vastissima portata e conseguenze, mutazioni profonde del quadro internazionale e mondiale, con effetti sui bilanci economici: tutto, o moltissimo, è cambiato!!

Per queste ragioni (che esamineremo più a fondo) il passaggio della revisione del QFP e del relativo MFF non potrà essere, ora, un passaggio insignificante o di relativa portata.

In passato, come detto, si riusciva a realizzare qualche spostamento di risorse da diversi ambiti e da differenti poste di bilancio, si poteva integrare qualche priorità, ma tutto era molto limitato per l'impossibilità di trovare nuove risorse da allocare e per la rigidità delle procedure.

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EUROPA SOCIALE

DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIO E DELLA COMMISSIONE SULLA TABELLA DI MARCIA PER UN’EUROPA SOCIALE: DUE ANNI DOPO PORTO

Le tappe del percorso per un’EUROPA SOCIALE hanno visto, comunque negli ultimi anni, due passaggi importanti:

  • il Social SUMMIT del 2021, durante il quale è stato lanciato (e adottato) un PIANO di AZIONE per realizzare finalmente e concretamente il Pilastro europeo dei diritti sociali;
  • il Social Forum Europeo a PORTO.

Dopo l’approvazione del PILASTRO Europeo dei diritti umani, ci si aspettava una rapida implementazione di progetti, programmi, norme, quadri, strategie e soprattutto regole che il Pilastro, nel lungo elenco degli impegni, prevedeva e indicava.

europa sociale

Ma tutta la politica sociale europea ha trovato ostacoli, contrasti, indifferenza e quindi è proceduta lentamente.

Questo Social Forum Europeo è una specie di follow up, di verifica, due anni dopo Porto della situazione.

Il Parlamento si è preparato all'appuntamento con una sua valutazione e proposta, attraverso una risoluzione.

Questa la posizione, chiara del Parlamento, cui ha concorso molto attivamente il gruppo S&D con tante idee e con mio slancio, perché il Parlamento europeo vuole di più e più rapidamente sul Pilastro sociale.

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ADESIONE dell’UE alla CONVENZIONE di ISTANBUL sulla violenza nei confronti delle donne

È molto importante che l'Unione europea, in quanto Unione, abbia aderito alla Convenzione di Istanbul. La violenza sulle donne, che arriva spesso al femminicidio, è una piaga in tutta la UE.

Purtroppo, non tutti gli Stati Membri hanno inserito questa fattispecie di reato nei propri corpi giuridici e la strada da fare è ancora lunga. Da sempre la lotta alla violenza contro le donne è stata una priorità dell'azione europea, ma sia sul piano giuridico che sulle politiche di intervento sia preventivo che riparativo è ancora molto lunga.

Per questo bisogna cogliere ogni opportunità e ogni occasione per fare qualche passo avanti, su ogni piano: giuridico, culturale, sociale o psicologico.

Donne eu

Un importante framework internazionale è costituito dalla CONVENZIONE del CONSIGLIO d’EUROPA sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e le ragazze, meglio nota come “CONVENZIONE di ISTANBUL” che è entrata in vigore nel 2014 ma ancora non ratificata da tutti i paesi.

Si tratta di uno strumento giuridicamente vincolante, per i Paesi che l'hanno ratificata, che affronta sia la prevenzione che la lotta alla violenza.

Un primo aspetto fondamentale è la definizione della fattispecie di reato, perché senza la identificazione di un reato non si ha la necessaria “tipizzazione” utile a far scattare le pene e le sanzioni più appropriate e severe.

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